Forme Fragili

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Forme Fragili

Viaggio alla scoperta delle più intime e intrinseche sfumature estetiche del ghiaccio

La natura presenta quotidianamente una bellezza non evidente, qui rivelata dall’indagine condotta sulle forme del ghiaccio, studiandone genesi e natura fisica per ricondurle alla loro essenza ed estraendole dal contesto fino a dar loro un carattere astratto e in qualche caso quasi metafisico.

Le immagini che attraverso il processo creativo ne derivano non hanno più la realtà visibile come riferimento, ma si caricano di nuovi significati riferiti alle forme dell’interiorità e dell’immaginario dello spettatore.

Le forme del ghiaccio sono innumerevoli: lastre sottili con superfici a trama regolare o caotica, lastre spesse e compatte con fratture lineari, curvilinee, a mosaico, bolle isolate o multiple. Il tipo di struttura assunta dal ghiaccio sugli specchi d’acqua ferma, dipende dalla contemporanea e combinata azione di differenti fenomeni fisici associati alla trasformazione dell’acqua dallo stato fisico a quello solido: la temperatura dell’aria e dell’acqua, il moto delle correnti che scorrono sotto lo strato di ghiaccio, la risalita di bolle d’aria e da molte altre condizioni variabili.

Le forme del ghiaccio sono pertanto la perfetta rappresentazione delle forze che agiscono nel passaggio dell’acqua dallo stato liquido a quello solido e raffigurano esattamente queste trasformazioni.

Queste forme, essendo il risultato di forze di espansione e contrazione, addensamento e accorpamento e moti circolari dell’acqua, hanno molto spesso affinità con quelle, reali o immaginarie che siano, appartenenti ad un universo in permanente trasformazione.

Sono tuttavia Forme Fragili, momentanee, transitorie e spesso scompaiono dopo poche ore o addirittura minuti.

Un tempo limitato, il tempo di uno scatto, con cui coglierne le intrinseche qualità estetiche per trasformarle in forme astratte, per poi lasciare che chi le osserva possa godere della propria libertà d’immaginazione.