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Caos

Le ombre fluttuanti

Riflessi

La serie RIFLESSI sperimenta l’astrattismo in una direzione orientata ad approfondire i fenomeni ottici di riflessione combinati con il movimento dell’acqua, in chiave grafica astratta.

Attraverso il taglio dell’inquadratura da un lato viene operata “la scelta” del soggetto avviando il processo creativo, il cosiddetto “distacco dalla molteplicità dei possibili”, dall’altro viene circoscritto ed “estratto” il soggetto isolandolo dal contesto con il risultato di rendere astratta la forma e spostare nel contempo l’interesse dell’osservatore dall’oggetto: il contesto, il paesaggio nel suo insieme, al soggetto: la singola forma.

In queste opere, i segni semplici oppure complessi prodotti dal riflesso dei raggi del sole sull’acqua, creano dei suminagashi naturali, in cui l’ombra sostituisce la china negli effetti generati dalla riflessione della luce sull’acqua.

Nell’antica e affascinante arte giapponese “dell’inchiostro fluttuante” il risultato finale è determinato dalla contemporanea azione del movimento casuale dell’acqua, impossibile da controllare, e dal movimento che l’artista da all’inchiostro con il suo pennello.

Analogamente nella serie RIFLESSI, viene usata l’inquadratura per la ricerca del movimento perfetto in cui catturare i giochi di luce ed ombre nel momento in cui i contrasti netti di bianco e nero creano un equilibrio, effimero, di positivo e negativo.

E’ proprio in questo istante che attraverso lo scatto, isolando pochi elementi, viene catturata l’immagine in cui è concentrato l’essenziale: uno tra gli infiniti possibili, ma irripetibili RIFLESSI.